Switch to English

Viola

Ex ballerina diplomata alla Munich Ballet Academy di Monaco di Baviera. Laureata in fisioterapia, collaboratrice dell’ Accademia Teatro alla Scala. Vive a Milano dove ha aperto il suo studio di fisioterapia, lavora anche come producer. Ci insegna a divertirci attraverso la danza, schiocca le dita e ci ricorda nomi e posizioni della danza classica e li unisce all'allenamento di Pilates. Viola ci fa sognare con una sedia al posto della sbarra e attraverso le playlist che sceglie per Barre Ballet e che delineano il mood della lezione. Ci insegna anche a liberare il corpo dalle strutture, abbandonandoci alla percezione di esso, provando nuove sensazioni ed emozioni con Freedom Dance. Viola è un'artista a tutto tondo.

Con cosa fai colazione la mattina?

Il mio momento preferito della giornata è la colazione, cerco sempre di organizzarmi in modo da ritagliarmi una buona mezz’ora da dedicarmi. Bevo un cappuccino, per me essenziale, e mangio pane e marmellata o pane e Nutella. Potrei avere abitudini più sane ma la colazione per me è libera!

Qual è la prima cosa che fai ogni mattina per iniziare bene la giornata?

Fare una buona colazione e prendermi il tempo di leggere qualcosa di interessante, cercare su Pinterest ispirazioni per la giornata, ascoltare musica, sono tutti gesti quotidiani che mi servono per iniziare la giornata al meglio.

Cosa scriveresti su un billboard nel centro della tua città?

In questo momento della mia vita scriverei - Believe in your dreams - ho bisogno di avere fiducia nei miei desideri e nelle mie capacità per cui ho bisogno di stimoli che mi accompagnino per crederci, veramente.

Hai dei rituali che ti aiutano a sentirti più sicura di te stessa?

Tarocchi, pietre, amuleti, candele, oggetti magici in cui confido e da cui traggo energia. Mi piace eseguire piccoli riti magici nei momenti di stanchezza, difficoltà e confusione, quando sento il bisogno di trovare la giusta intenzione.

Cosa ti viene in mente se pensi alla parola successo?

La soddisfazione con se stessi, il riconoscimento del proprio valore e delle proprie capacità.

Se fossi invitata a parlare a una conferenza e non dovessi parlare del tuo lavoro, di cosa parleresti?

Parlerei della mia famiglia, così singolare. Sono la seconda di cinque figli, ognuno con un percorso particolare. Dalla mia famiglia ho imparato l’unione, la connessione emotiva, ma anche l’indipendenza e l’individualità. È come aver vissuto in una piccola società a se stante e penso sia un bagaglio di esperienze che ha condizionato molto la mia vita.

C'è qualcosa in cui credi che le altre persone trovano folle?

La magia, credo nei poteri magici, in esseri mitologici, in divinità ed energie che coesistono e influenzano la nostra esistenza. Sono spesso derisa da amici e conoscenti ma io ci credo, da sempre.

Quale caratteristica umana ti conquista maggiormente?

La sensibilità. Dal punto di vista del corpo la vedo nella qualità e nella percezione del movimento, ed in quella emotiva la riconosco nell’empatia.

Tre persone, che inviteresti a cena se ne avessi la possibilità e come mai.

Joseph Pilates, perché oltre alla sua disciplina, sono molto affascinata dal suo percorso e dall’intuizione. Vivian Maier, fotografa del 900, per scoprire la sensazione dell’ “art for art sake”, e inviterei Sylvie Guillem, una della più grandi ballerine della storia, rivoluzionando l’estetica e la percezione della ballerina.

Tendi a scegliere il coraggio o la comodità?

Ho sempre scelto e sempre sceglierò il coraggio.

Descrivi la tua pratica in tre parole.

Fluidità, consapevolezza, intensità.

BIG SMALL TALKS

La tua uniforme di tutti i giorni: Completo Licia Florio, SEMPRE!
Fiori preferiti: Peonia e tulipano.
Il tuo comfort food: Patatine fritte, ne vado matta.
La tua rivista preferita: Forse un po’ banale, ma Vogue.
Il libro del tuo cuore: Fanfan di Alexandre Jardin.
Il tuo artista preferito: Frida Kahlo, non tanto per la sua produzione artistica che apprezzo, ma per il suo personaggio, per il dolore, la forza, la sensualità, l’amore e la fiducia.
La tua città del cuore: Milano, ci sono nata e cresciuta e, nonostante le possibili critiche, non c’è nessun posto in cui io mi senta a casa come quando sono a Milano.