Insegnante di Kundalini Yoga, mamma, ex modella. Formata con la maestra Gurmukh e con il maestro Shiv Charan Singh e Holistic Coach. Studentessa in naturopatia e sacro femminile. Fondatrice di Wild Sisters United, un gathering di donne che si riuniscono tre giorni nei boschi in un’alternanza di tradizioni, saperi, discipline e rituali per tornare in contatto con lo spirito della donna selvaggia e risvegliare la Dea che vive in ognuna di noi.
La colazione mi da la carica fisica ed energetica per iniziare al meglio la giornata, è da sempre il mio pasto preferito. Una delle colazioni che amo di più è quello che chiamo super creamy porridge. La mia bis nonna era inglese, forse è anche per questo che ne sono così golosa! Sono fiocchi di avena che faccio cuocere per pochi minuti nel latte di mandorla, ai quali poi aggiungo ogni giorno topping diversi come frutta di stagione, burro di frutta a guscio, due cubetti di cioccolato 100% e qualche semino, spezia o polvere.
Pulisco la lingua con il nettalingua, una pratica ayurvedica che ho imparato tanti anni fa in India e di cui non posso più farne a meno. Serve per rimuovere le tossine ed i batteri che si depositano nella notte. Poi mi lavo i denti e mi faccio una breve doccia di acqua fredda massaggiando il corpo con olio di mandorla. Proseguo con la mia sadhana personale che comprende qualche esercizio di riscaldamento e una o più meditazioni di Kundalini a seconda del tempo che ho a disposizione. Infine, sempre in contemplazione del silenzio, bevo una tazza di tè.
“Ricordati di respirare”. Per quanto possa sembrare scontato è solamente quando portiamo consapevolezza nell’atto di inspirare ed espirare che riusciamo ad ancorarci al qui ed ora.
La mia vita è costellata di rituali. La ripetizione, come per i mantra, porta serenità alla mente. Cerco di rimanere nel flusso seguendo la ciclicità della natura e della luna. Utilizzo molti incensi ed erbe, oli essenziali, scendo in profondità dell’ascolto attraverso le cerimonie del cacao e del tè e mi prendo dei momenti per scrivere sul mio diario stati emotivi o di super coscienza che emergono.
Ci sono tanti modi di sentirsi realizzati. Per me il successo è sentirsi completi, riuscendo a trovare il proprio posto nel mondo nell’integrità della propria chiamata interiore.
Parlerei di consapevolezza e di come, riflettendo sul significato intrinseco di questa parola, si possa plasmare la propria vita attraverso un approccio olistico che ci consenta di dare lo stesso giusto valore a corpo, mente e anima.
L’essere umano è abituato a mettere un’etichetta su ogni cosa, persona o circostanza lasciando spesso emergere il giudizio in maniera superficiale. Voglio risponderti a questa domanda con un’altra domanda: chi stabilisce cosa sia la normalità?
L’empatia. Riuscire a leggere nel cuore delle persone bypassando mente e parole.
Una donna di medicina, per parlare di come la saggezza ed i saperi antichi possano riconnetterci con la nostra vera essenza; Bruce Lipton, biologo cellulare americano, per addentrarmi nelle sue rivoluzionanti ricerche; Marina Abramović, per ascoltarla raccontare tutte le sensazioni provate durante le sue performance.
Per quanto la comodità sia certamente più accomodante mi ritrovo a scegliere sempre e solo il coraggio. Ho viaggiato tanto nel mondo, ma ancora di più dentro di me ed è solo quando riesco ad uscire dalla zona di comfort che vedo il mio progredire sul percorso di crescita evolutiva e spirituale.
Una documentarista e cristallizzare con foto e video i luoghi più remoti del mondo.
Posso scriverti liste infinite di libri del cuore, ma non ho ancora avuto modo di approcciarmi ai podcast.
Eterea. Consapevole. Introspettiva.
La tua uniforme di tutti i giorni: skinny jeans, maglione oversize e anfibi oppure maxi dress.
Fiori preferiti: amo fiori e foglie con i colori dell’autunno ed i rami di bacche.
Il tuo comfort food: gelato pistacchio e nocciola.
La tua rivista preferita: Kinfolk Magazine.
Il libro del tuo cuore: “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estés.
Il tuo artista preferito: Frida Kahlo.
La tua città del cuore: Courmayeur e Londra.